La giornata di sensibilizzazione sulla salute mentale ci porta a fare una riflessione sull’autismo

Il 10 ottobre si è celebrata la giornata internazionale della Salute Mentale.

Questa giornata è stata istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la salute mentale con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza e la difesa della salute mentale contro lo stigma sociale.

Nell’anno 2021 è stata scelta la tematica “Salute mentale in un mondo ineguale” per sottolineare quanto ancora sia presente una disparità di trattamento e una qualità dell’assistenza a volte carente per chi soffre di malattie mentali, oltre alla presenza di uno stigma che fatica ad essere tolto e superato nell’ambito sociale.

Parlare di salute mentale è, quindi, molto importante e potrebbe toccare ognuno di noi o un nostro caro.

Questa giornata ci porta a fare una riflessione anche sull’autismo che, a volte, viene confuso erroneamente con la malattia mentale. 

La persona autistica non è malata. La persona autistica non ha una malattia da dover sconfiggere con un percorso medico. La persona autistica è autistica, non ha l’autismo. La persona autistica non è “affetta da”.

Che cos’è allora l’autismo?

Essere una persona autistica vuol dire essere una persona con un funzionamento cerebrale diverso.

Ogni persona è diversa, ogni persona autistica è diversa dall’altra. Si parla di spettro autistico per sottolineare la grande eterogeneità. 

Il focus dovrebbe orientarsi sulla neurodiversità umana. 

Cogliamo, così, le occasioni celebrative per diffondere maggiori consapevolezze, continuando a scriverle e a ribadirle.