La testimonianza di Annalisa, mamma di Federico

Federico è un bambino di quasi 4. Intorno al primo anno e mezzo di vita io e mio marito ci siamo resi conto che c’era qualche segnale che destava preoccupazioni e il pensiero è volato subito all’autismo…

Federico sfarfallava le manine, e non solo quando era particolarmente felice o stanco, in più mostrava una ripetitività quasi ossessiva nell’imitare la centrifuga della lavatrice, aggiungendo anche il suono onomatopeico oltre che fisico con il movimento rotatorio delle mani.

La diagnosi di autismo è stata fatta nel giro di un anno dall’ospedale Besta che l’ha seguito per diversi mesi. È stato lo stesso ospedale a suggerirci di far entrare il bambino in un centro specializzato. Tra i centri affidabili proposti dall’ospedale, figurava il centro BolleBluFederico frequenta il centro da circa un anno, sia con un percorso dedicato che di gruppo.

In questo anno abbiamo riscontrato notevoli miglioramenti sotto ogni punto di vista. Il lavoro che viene fatto con Federico e per Federico ha l’obiettivo di renderlo più sicuro e libero di approcciarsi ai coetanei o ai bambini di altre età in modo meno impacciato, stereotipato o ripetitivo. 

C’è ancora tanto da lavorare per dare a Federico più obiettivi da raggiungere in vista dell’età scolare ma grazie al lavoro prezioso del personale, in particolare della psicologa Daniela Melillo, stiamo vedendo miglioramenti importanti che sicuramente, senza l’aiuto di un’organizzazione specializzatanon potremmo avere.

Non è facile da parte di un genitore accettare che il proprio figlio o figlia sia affetto da autismo e spesso si ha la tendenza a negare la diagnosi o a sottovalutarla. Il centro BolleBlu aiuta anche a far comprendere ai genitori che i problemi possono essere arginati e da una mano per capire come muoversi e come agire correttamente anche a casa, senza sentirsi persi o abbandonati ma convivere serenamente con bambini speciali e non diversi.

Annalisa, mamma di Federico