DIARI DI BORDO DEL CENTRO BOLLEBLU: TERZA PUNTATA

Questo mese il centro BolleBlu di Cernusco sul Naviglio, attraverso la penna degli operatori, ci ha raccontato alcuni aneddoti professionali.

Troverete il racconto degli psicologi e delle psicologhe, degli educatori professionali ed educatrici e delle terapiste della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva che attraverso le loro esperienze ci guidano alla scoperta di ciò che fanno quotidianamente.

Buona lettura!

Diario di bordo del centro BolleBlu Cernusco sul Naviglio

Alla scoperta del diario di bordo

EPISODIO 1: selettività alimentare

“Oggi ci addentriamo in un accenno sulla selettività alimentare, argomento molto complesso e vario.

Nel linguaggio clinico, la selettività alimentare rientra come “sottotipo del disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo”. Nella pratica potrebbe indicare una difficoltà circa l’alimentazione caratterizzata da forte rigidità nella gamma di alimenti assunti, l’avversione verso l’assaggio di cibi nuovi e la presenza di comportamenti disfunzionali legati al momento del pasto.

Quali segnali cogliere? L’alterazione sensoriale da un lato (visiva, gustativa, olfattiva, propriocettiva) e la rigidità, dall’altro, possono favorire lo sviluppo di abitudini alimentari poco sane: assunzione di cibi/bevande di determinati colori, odori, consistenze o temperature oppure consumo di pasti solo in determinati contesti (ad esempio mangiare la pasta a casa, ma rifiutarla a scuola).

È possibile intervenire su tale comportamento? Per rispondere è importante individuarne la causa. Si tratta di ricerca o evitamento di stimolazione sensoriale specifica? Oppure è una ricerca di attenzione della figura di riferimento o altro? Per un intervento funzionale è necessario comprendere se il comportamento alimentare sia una reale disfunzione dell’alimentazione o invece sia un’espressione di altre fatiche/bisogni (es. ricerca di attenzione, deficit motorio prassico).

Perché intervenire e se intervenire? I motivi sono molteplici laddove si scelga di agire:

– un’alimentazione ristretta può implicare delle carenze nutrizionali che inficiano la crescita e la salute;

– la possibile avversione verso il momento del pasto può portare a una diminuzione delle occasioni di socialità, che invece potrebbero risultare importanti.

L’intervento precoce in età evolutiva e multidisciplinare con il coinvolgimento della famiglia e dei caregivers permette di individuare le strategie più adeguate per rendere il momento del pasto più piacevole per il bambino e per tutti.”

EPISODIO 2: siblings

“Oggi vi raccontiamo del “Gruppo fratelli”. Uno spazio pensato per dare voce ai vissuti dei bambini con fratelli autistici. Attraverso il gioco e la condivisione di esperienze ogni bambino ha riflettuto sui punti di forza e di debolezza dei fratelli. Il focus degli incontri è stato quello di sottolineare la possibilità di ritagliarsi un proprio spazio in cui, non solo si ricopre il ruolo di fratello, ma in primis quello di bambino con desideri e curiosità. È importante creare e mantenere una rete di supporto composta da pari con cui condividere la stessa esperienza.”

EPISODIO 3: consapevolezza

“Oggi parliamo di compagni di classe e ragazzi consapevoli: i significati connessi all’autismo. Spesso chi si relaziona con bambini e ragazzi autistici si pone numerose domande sul loro funzionamento e sulle modalità più rispettose per entrare in relazione con loro. “Come posso capire che cosa gli piacerebbe fare?” o ancora: “come posso aiutarlo a calmarsi quando si arrabbia?”. I percorsi di consapevolezza che offriamo possono essere intrapresi a qualsiasi età con attività calibrate sulle caratteristiche del contesto: fiabe o favole, visione di video, racconti e testimonianze, brainstorming o scrittura di domande in forma anonima. Quello che emerge dai percorsi nelle classi è la grande attenzione di grandi e piccini. Il desiderio di provare a comprendere meglio è il motore che dà spinta a questi progetti e il primo passo verso l’esplorazione e la conoscenza della cultura autistica.”

EPISODIO 4: progetto intensivo

“Oggi andremo alla scoperta di una giornata del progetto intensivo. Sono le ore 9.00 e i tre bambini che parteciperanno a questa settimana di intensivo sono in sala d’attesa con i loro zainetti pronti per iniziare questa intensa mattinata! Le operatrici li accolgono e insieme ai genitori si avviano nelle tre stanze per lavorare in modo individuale con ognuno di loro facendo anche del parent coaching. 

Ogni bambino farà insieme alle colleghe ed ai loro genitori delle attività di gioco, laboratoriali, sulla comunicazione, la motricità e le autonomie in base agli obiettivi di lavoro che mensilmente vengono concordati con le famiglie ispirandosi alla metodologia Denver. Driiiiiiiiiiiinnnnnnnn sono le ore 10.00. Salutiamo mamma e papà e andiamo a fare una merenda in gruppo e tante attività nella stanza rosa. Tra un’oretta i bambini faranno ancora delle attività individuali per poi ritrovarsi insieme alle ore 12.00 per il pranzo comunitario, le attività sulle autonomie e tanti divertenti giochi partendo dai loro interessi! Sono le ore 13.00. Zaino in spalla; si apre la porta della sala d’attesa: ecco mamma o papà che ci accolgono felici! Ci vediamo domani bimbi, buon riposo!”

EPISODIO 5: sostegno

“Oggi parliamo di sostegno alle famiglie e a tutto il contesto che ruota intorno ai bambini autistici e alle bambine autistiche con cui lavoriamo. Spesso, quando si riceve una diagnosi ci si sente lasciati soli e senza delle risposte che potrebbero “rassicurare” e indirizzare, sostenere. Le risorse, purtroppo, non sono ancora sufficienti per far fronte a tutti i bisogni che le famiglie si trovano ad affrontare nella quotidianità. L’ autismo ancora oggi è poco conosciuto, a volte stigmatizzato o troppo medicalizzato. Presso il nostro centro cerchiamo di accogliere le famiglie che si rivolgono a noi e che si affidano, trovando professionisti che possano guidarli e sostenerli. Esistono percorsi di Parent Training individuali e di gruppo seguiti da psicologi specializzati. Mettiamo a vostra disposizione l’attivazione di risorse che possano dare la possibilità di avere un sostegno anche in ambito scolastico, così da poter creare una rete in grado di supportare nel migliore dei modi il vostro bambino. Un centro a 360° per voi!”

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